Prevenzione e informazione

26 gennaio 2021
Parlare correttamente di prevenzione significa anche mettere in guardia dalle tantissime false informazioni, le cosiddette fake news, che circolano in rete. Vediamone allora alcune

La LILT si occupa da quasi 100 di prevenzione oncologica, ma parlare correttamente di prevenzione significa ormai anche mettere in guardia dalle tantissime false informazioni, le cosiddette fake news, che circolano in rete. Vediamone allora alcune

• La farina bianca è un veleno
• I cereali raffinati causano il tumore
Cosa dice la scienza: i cereali integrali sono da preferire a quelli più raffinati perché contengono più fibre che fanno bene alla nostra salute sotto svariati punti di vista. Questo non significa però che i cereali raffinati costituiscano un veleno per il nostro organismo e vadano completamente eliminati dalla dieta.
È fondamentale seguire un regime alimentare vario ed equilibrato dove trovano spazio, nelle giuste quantità, tutti gli alimenti che fanno parte della nostra tradizione, gli stessi che fanno sì che la Dieta Mediterranea sia unanimemente considerata un valido alleato nella prevenzione oncologica.

• La carne rossa è cancerogena
Cosa dice la scienza: la carne rossa e la carne lavorata, se assunte nelle quantità consigliate, possono rientrare nel regime alimentare tipico della Dieta Mediterranea.
In uno stile che prevede le giuste porzioni di frutta e verdura e delle altre componenti fondamentali, questi alimenti possono essere consumati per apportare alcuni nutrienti utili all’organismo, soprattutto per determinate categorie di persone come bambini, adolescenti e anziani. L’attenzione deve essere posta alle modalità di cottura (oltre alle quantità), evitando di cuocere la carne a temperatura troppo alta o di carbonizzarne la superficie visto che in questi casi si innescano processi chimici che producono sostanze cancerogene.

• Il latte contribuisce all’insorgenza dei tumori
• Il latte previene il cancro
Fra i protagonisti della Dieta Mediterranea, c’è sempre stato anche il latte e i suoi derivati (formaggi, mozzarella, yogurt). Da sempre punti fermi della nostra tradizione alimentare, la loro componente proteica ben si combina con i cereali che si assumono a colazione o durante i pasti principali della giornata. Lo yogurt si è affermato anche come valido spuntino da consumare tra un pasto principale e l’altro. Naturalmente la loro posizione, in alto nella piramide alimentare mediterranea, impone un consumo moderato di questi alimenti, anche per la presenza, in molti casi, di un’alta quantità di grassi al loro interno.
Cosa dice la scienza: il latte, come ogni altro alimento, non può essere additato come responsabile dell’insorgenza di un particolare tumore, anche perché le forme di neoplasie sono veramente tante ed è impensabile individuare una diretta correlazione. Alcune sostanze contenute al suo interno possono influenzare determinati meccanismi correlati all’insorgenza del tumore ma questo non significa che si possa semplificare la tematica traendo affrettate conclusioni. Gli effetti di un solo alimento, nell’ambito di una dieta complessa e articolata, non sono misurabili. Allo stesso modo e per le stesse ragioni, non si può dire che il latte sia un antitumorale.


LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Associazione Metropolitana LILT di Bologna
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