L’incidenza del melanoma è in aumento nella popolazione caucasica e da recenti dati della letteratura 3 sono i fattori di rischio principalmente associati: il fototipo chiaro, il numero dei nevi e la familiarità per melanoma. A questi fattori si aggiungono le ustioni solari e pertanto è necessario limitare nel corso della vita le scottature ed utilizzare le protezioni solari costantemente e sin dall’infanzia. Inoltre diversi studi hanno appurato che l’utilizzo di protezioni solari non compromette la sintesi della vitamina D nella popolazione generale.
Il melanoma è una neoplasia cutanea maligna che colpisce con elevata frequenza i giovani, è infatti il secondo tumore per incidenza nei maschi di età inferiore ai 50 anni e il terzo nelle donne della stessa fascia d'età. La diagnosi precoce rappresenta l'arma decisiva per migliorare drasticamente la prognosi: più il melanoma è “sottile” maggiori sono le probabilità di sopravvivenza, in quanto il rischio di metastasi linfonodali e a distanza si riduce notevolmente.
Negli ultimi decenni è stato ampiamente dimostrato, grazie a studi clinici e metanalisi, che la dermatoscopia manuale e la videodermatoscopia sono in grado di aumentare in maniera significativa la sensibilità nella diagnosi del melanoma.
La Lega Italiana per la Lotta contri i Tumori (LILT) di Bologna è da tempo in prima linea in questa battaglia, e organizza periodicamente delle giornate di prevenzione per il melanoma, destinate a tutte le fasce d’età.
Dott. Marco Adriano Chessa
Dermatologo LILT Bologna