31 maggio: spegnete le sigarette, se avete cuore

08 maggio 2018
Torna a fine maggio la Giornata mondiale senza tabacco, a dieci anni dalla ratifica italiana della Convenzione quadro OMS per la lotta al tabagismo. Quest’anno la Giornata è dedicata alle morti cardiovascolari provocate dal fumo. Ci saremo anche noi della LILT, per ricordare che quasi 12 milioni di italiani usano sigarette e che il fumo sta aumentando tra le donne con il suo drammatico corollario di crescita del cancro al polmone.

Quindici minuti dopo aver fumato, il benzene comincia e entrare il circolo nel nostro organismo. E’ un cancerogeno, ma il suo curriculum stilato dalla scienza elenca anche numerose altre azioni come l’anemia, danni alle ossa, danni al feto, se a fumare è una donna in gravidanza. Il benzene è solo una delle sostanze tossiche (cromo, formaldeide, arsenico, etc) che quotidianamente i fumatori inalano, accorciando così la loro speranza di vita. E non solo loro: l’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che il tabacco uccida più di 7 milioni di persone ogni anno, di cui quasi 900.000 sono persone che hanno inalato fumo passivo. Una vera e propria epidemia che minaccia ogni persona, indipendentemente dal sesso, età, razza, background culturale o educativo.

Per questi motivi il 31 maggio è stato battezzato dall’OMS Giornata mondiale senza tabacco (World No Tobacco Day), ricorrenza giunta quest’anno alla 30esima edizione e che nel 2018 concentrerà la sua attenzione sul ruolo che il fumo ha nell’aumentare malattie coronariche, ictus e malattie vascolari periferiche: il tabacco è infatti la seconda causa di morte cardiovascolare dopo l’ipertensione.

Lo scopo della Giornata è quello di far parlare, almeno per un giorno, di questa crisi sanitaria, sperando che ogni giorno dell’anno qualcuno inizi a spegnere le sigarette.
Ci saranno azioni in tutto il mondo, campagne per rendere concreti scopi come quello della World Hearth Federation: ridurre del 30% l’uso del tabacco entro il 2015.

All’iniziativa partecipa anche la LILT di Bologna che sarà presente, durante la settimana, in alcune aziende del territorio per la misurazione del monossido di carbonio (un gas velenoso incolore e inodore che si forma con la combustione del tabacco e che nessun filtro è in grado di trattenere) nel respiro.
Il 31/5 sarà possibile effettuare la misurazione anche presso la sede stessa dell’associazione (dalle 10 alle 13, non è necessario appuntamento).*

La LILT di Bologna dal 1993 costituisce uno dei Centri Antifumo (CAF) nel territorio. Il Corso Anti-Fumo, composto da almeno 5 persone permette di superare le difficoltà e riconoscere le risorse che ognuno di noi possiede, per passare dall’atteggiamento “devo smettere” al “posso cambiare”. Il corso che si snoda attraverso 7 incontri, utilizza il metodo cognitivo-comportamentale ed è condotto da un counselor professionale (addiction counseling).
Per informazioni: tel. 051 4399148


* Il monossido di carbonio (CO) arriva direttamente nel sangue attraverso i polmoni. L'emoglobina nel sangue ha il compito di trasportare l'ossigeno.
Il CO si fissa dalle 200 alle 300 volte più facilmente all'emoglobina dell'ossigeno. Nell'organismo questo ossigeno viene a mancare, il risultato è un minore vascolarizzazione. Si può dimostrare che il CO legato all'emoglobina (COHb) danneggia i vasi sanguigni, specialmente quelli del cuore. Le malattie cardiovascolari e polmonari come la BPCO, l’enfisema, la bronchite cronica e l'arteriosclerosi, vengono favorite dal monossido di carbonio.

LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Associazione Metropolitana LILT di Bologna
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