Quando avviene una diagnosi di cancro, la cosa più probabile è che sia all’intestino: il cancro al colon-retto è il tumore più frequente diagnosticato in Italia (14%). Oltre a chi ha una predisposizione genetica (circa un terzo dei casi), questo tipo di malattia viene a chi mangia male (molte carni rosse, insaccati e zuccheri) e a chi fuma, beve alcol e fa vita sedentaria.
La maggior parte dei casi di tumore al colon-retto (circa l’80%) insorge a partire da lesioni precancerose (adenomi). Se questi sono trovati per tempo è però possibile bloccare l’insorgere della malattia prima che sconfini in cancro. Insomma, per allontanare la malattia bisogna farsi vedere in un ambulatorio.
Già, ma quando? La maggior parte dei casi avvengono dopo i 50 anni, motivo per cui la Regione offre a tutti i cittadini tra i 50 e i 69 anni un programma di screening gratuito, il test del sangue occulto nelle feci.
Ma il cancro può colpire l’intestino anche prima dei 50 anni. E’ infatti il quarto tumore, per diagnosi, sia nei maschi che nelle femmine under 50. Ecco DUNQUE il senso del nuovo progetto messo in campo dalla LILT. Lo coordina Angelo Muratori che da oltre 40 anni si interessa delle patologie colo-rettali sia da un punto di vista diagnostico (anoscopia, rettoscopia, colonscopia) che da quello terapeutico, essendo padrone di numerose tecniche operatorie che consentono di eseguire interventi a basso impatto doloroso e a rapido recupero lavorativo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla segreteria allo 051 4399148.